27 febbraio 2023

GABRIELLA POMA
1940-2023

Il 27 febbraio 2023 è scomparsa la Prof.ssa Gabriella Poma, già Professore Ordinario di Storia romana all’Università di Bologna e Presidente della Società di Studi Romagnoli. È una perdita dolorosa per la grande famiglia degli Studi Romagnoli, che, dalla sua vasta cultura e dalla generosa disponibilità a promuovere occasioni di studio, ricerca e pubblicazioni scientifiche, ha ricevuto un preziosissimo contributo di dottrina e un bell’esempio di rigore intellettuale e morale. Persona acuta e cordiale, spirito schietto e onesto, sempre disponibile, era pronta a valorizzare tutto quanto riteneva meritevole. Mancherà agli Studi Romagnoli e alla nostra amicizia.
Sit tibi terra levis.

La Presidenza
Il Consiglio Direttivo

STUDI ROMAGNOLI LXXII (2021)

La Società di Studi Romagnoli è lieta di annunciare la pubblicazione di

STUDI ROMAGNOLI LXXII (2021) 2022 

ISSN 0081-6205 – ISBN 978-88-31413-14-5, pp. 1230

Il volume raccoglie, insieme agli studi sulla Romagna, gli Atti del LXXII Convegno di Studi Romagnoli (Montegridolfo e Sogliano al Rubicone 2021). La serie completa delle edizioni della Società, accreditata MUR, è consultabile sul sito www.societastudiromagnoli.it.

CARTEGGIO 1942-1973

  La Società di Studi Romagnoli comunica l’uscita del volume

ALDO SPALLICCI, CINO PEDRELLI 

CARTEGGIO 1942-1973

a cura di Marino Mengozzi e Anna Lia Pedrelli

Cesena, Società di Studi Romagnoli, 2022

(«Saggi e repertori», 56)  

«Non è solo in omaggio alla lectio facilior indotta da una ricorrenza insieme cruciale e impressionante (i cento anni dalla nascita dell’inventore della jonction Pascoli-Spallicci-Enzo Guerra-Pedrelli) che, sulla soglia del presente carteggio, pare ancora una volta indispensabile prendere le mosse allo snodo storiografico fissato nel 1952 da Pier Paolo Pasolini nell’Introduzione all’antologia Poesia dialettale del Novecento, allestita per Guanda con la non paritetica collaborazione di Mario dell’Arco: “Della generazione seguente a quella di Spallicci e E. Guerra, Cino Pedrelli appartiene già ai «terzi pascoliani» come il suo coetaneo Antonio Guerra, ma, per ora, con meno rigore letterario di questo: se tra Pascoli e A. Guerra c’è, intorno a Montale, la migliore letteratura in lingua degli ultimi tempi, tra Pascoli e Pedrelli potremmo collocare per esempio un Govoni: tuttavia in La cumetta (F.lli Lega, Faenza, 1949) di Pedrelli sono già reperibili una decina di poesie dettate con una finezza e una «facilità» presupponenti, con una non facile tecnica letteraria, il lavoro di alcuni poeti aristocraticamente locali come Aspromonte Neri, Nino Massaroli e soprattutto Nettore Neri”. Dell’accoppiamento sicuramente giudizioso tra il Vecchio e il Giovane, tra il protagonista assoluto della poesia “in volgare di Romagna” dell’intero Novecento (e non importa adesso inoltrarsi nel dedalo delle sottospecificazioni cui il sintagma rinvia) e il maggiore, con Walter Galli, dei poeti nel dialetto di Cesena queste lettere forniscono ora, finalmente, le motivazioni profonde e i risvolti segreti» (dal saggio di Franco Contorbia).

IL SAN BIAGIO E I MONASTERI FEMMINILI CESENATI DALLE ORIGINI AL XV SECOLO

  La Società di Studi Romagnoli comunica l’uscita del volume

Maurizio Abati, Marino Mengozzi 

IL SAN BIAGIO E I MONASTERI FEMMINILI CESENATI DALLE ORIGINI AL XV SECOLO 

Cesena, Società di Studi Romagnoli, 2022

(Quaderni degli «Studi Romagnoli», 39)  

Lo studio si focalizza su un particolare segmento storico, riferito al tessuto religioso urbano e alla sua fitta rete di realtà monastico-conventuali che abbondano nel passato di Cesena e che rivelano una presenza così dinamica da stupire il nostro presente, tanto lontano da quel mondo e così dimentico di una ricchezza educativo-formativa preziosa agli occhi dei nostri antenati, che per secoli e da tante generazioni è stata cercata, sostenuta e custodita. Attraverso una doviziosa e inedita documentazione, specie di provenienza archivistico-notarile, gli autori definiscono, ubicano, chiariscono e precisano fondazioni, appartenenza ai rispettivi Ordini e trasferimenti, via via registrati in direzione centripeta e con l’insediamento che, in origine extraurbano, nel tempo si è concentrato entro le mura cittadine (l’opposta direttrice intrapresa nel Novecento, quando la spiritualità post-conciliare ha condotto le comunità religiose, specie femminili, fuori – se non lontano – dalla frenetica e rumorosa vita urbana).

LXXIII Convegno internazionale di Studi Romagnoli (Ravenna e Classe 2022)

Società di Studi Romagnoli promuove e organizza, insieme a Comune di Ravenna (Assessorato alla Cultura e Istituzione Biblioteca Classense), il LXXIII Convegno Internazionale di Studi Romagnoli, che si svolgerà in presenza a Ravenna e a Classe il 22-23 e 29-30 ottobre 2022. 

Nel solco della tradizione degli Studi Romagnoli, il Convegno dedicherà le prime tre giornate alla città ospitante con sei sessioni su Ravenna arricchite da interventi cronologicamente distribuiti dall’antichità alla contemporaneità e con un approccio multidisciplinare aperto a delinearne le coordinate archeologiche, artistiche, architettoniche, urbanistiche, storiche, archivistiche, letterarie, filosofiche, geografiche, museali. Nella cornice delle sessioni sulla città antica e altomedievale è prevista la presentazione dei tre volumi: Judith Herrin, Ravenna. Capital of Empire, Crucible of Europe, Princeton, Princeton University Press, 2020; Italy and the East Roman World in the Medieval Mediterranean. Empire, Cities and Elites 476-1204. Papers in Honour of Thomas S. Brown, edited by Thomas J. MacMaster, Nicholas S.M. Matheou (Birmingham Byzantine and Ottoman Studies), New York, Routledge, 2021; Salvatore Cosentino (edited by), Ravenna and the Tradition of Late Antique and Early Byzantine Craftsmanship. Labour, Culture, and the Economy (Millennium Studies 85), Berlin, De Gruyter, 2020. La quarta giornata ospiterà una sessione dedicata a Dante anche nelle sue intersezioni ravennati, a consuntivo dell’anno dantesco e nell’ambito delle iniziative “Società di Studi Romagnoli per Dante” già avviate con la recente pubblicazione degli Atti del Convegno Dante e le Signorie di Romagna a cura di M. Mengozzi e dell’edizione critica in sei volumi Della difesa della Comedia di Dante di Iacopo Mazzoni a cura di C. Moreschini, L. Businarolo, A. Campiglio, S. Petri. Concluderà i lavori la tradizionale sessione aperta agli studi sulla Romagna. In considerazione della rilevanza di Ravenna nella comunità scientifica e del suo impatto nell’immaginario collettivo sovranazionale, la Società ha ritenuto di aprirsi ad una dimensione internazionale coinvolgendo nel contempo le maggiori realtà culturali del territorio, alla crescita e sviluppo del quale è da ormai settantatre anni destinato il suo contributo. I lavori, organizzati al netto di sessioni parallele per favorire il coinvolgimento della cittadinanza, ospiteranno quindi sessantasei relatori provenienti dalla Società stessa e da numerose istituzioni culturali nazionali ed estere a partire da Università di Parma, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Sapienza Università di Roma, Università Ca’ Foscari Venezia, Università di Bergamo, Università di Teramo, King’s College London, University of Edinburgh, University of Split, Gorky Institute of World Literature Russia Academy of Sciences 

Istituzione Biblioteca Classense, MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna, Direzione Regionale Musei Emilia Romagna-Museo Nazionale di Ravenna, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, Direzione Regionale Musei Lazio, Società di Studi Ravennati, Palazzo Guiccioli-Museo Byron e Museo del Risorgimento, Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali di Ravenna, Archivio Storico Comunale di Ravenna, Archivio Storico Diocesano di Ravenna-Cervia, Archivio di Stato di Parma, Archivio di Stato di Modena, Istituto Superiore di Scienze Religiose Sant’Apollinare, Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, La Cassa di Ravenna S.p.A. e Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Fondazione RavennAntica- Parco Archeologico di Classe, Fondazione Casa di Oriani.

Grazie alla generosa ospitalità di Istituzione Biblioteca Classense e Fondazione RavennAntica Parco Archeologico di Classe, i lavori si svolgeranno rispettivamente nella cinquecentesca Sala Dantesca a Ravenna e al Museo Classis Ravenna a Classe.

Grazie alla cortese disponibilità di Istituzione Biblioteca Classense, Fondazione RavennAntica Parco Archeologico di Classe e Direzione Regionale Musei Emilia Romagna-Museo Nazionale di Ravenna, durante il Convegno saranno disponibili visite guidate al celebre patrimonio ravennate attraverso i suoi più noti contesti espositivi e monumentali, con particolare riferimento a quelli presi in esame dalle relazioni.

Il Convegno è promosso e organizzato entro Programma S.F.E.R.A. Spazi e Forme dell’Emilia Romagna Antica e Biennale del Mosaico Contemporaneo 2022, gode del patrocinio del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma e del Dipartimento di Beni Culturali dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna e si avvale del sostegno dell’Assessorato alla Cultura e dell’Istituzione Biblioteca Classense del Comune di Ravenna e di Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.

L’esito delle quattro giornate di lavori verrà, come di consueto, accolto nel volume degli Atti del LXXIII Convegno di Studi Romagnoli 2022 che sarà pubblicato nella storica serie degli Studi Romagnoli e presentato in occasione del LXXIV Convegno di Studi Romagnoli 2023.

La Società esprime il suo più vivo ringraziamento a Comune di Ravenna e a Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna per il sostegno all’iniziativa e a tutti i relatori e alle istituzioni culturali per la disponibilità a popolare le sessioni e per la ricchezza di contenuti offerta alla comunità scientifica e cittadina.

Alessia Morigi
Presidente della Società di Studi Romagnoli

Completata l’edizione di Iacopo Mazzoni

DELLA DIFESA DELLA COMEDIA DI DANTE

nella nostra collana “Saggi e Repertori”

JACOPO MAZZONI, Della difesa della Comedia di Dante,                   euro 30,00
Libro primo, a cura di Claudio Moreschini e Luigia Businarolo,
Cesena 2017 (“Saggi e Repertori”, 39)

JACOPO MAZZONI, Della difesa della Comedia di Dante,                   euro 20,00
Libro secondo, a cura di Sara Petri e Claudio Moreschini,
Cesena 2018 (“Saggi e Repertori”, 43)

JACOPO MAZZONI, Della difesa della Comedia di Dante,                   euro 30,00
Libro terzo, a cura di Luigia Businarolo, Sara Petri e Claudio Moreschini,
Cesena 2019 (“Saggi e Repertori”, 46)

JACOPO MAZZONI, Della difesa della Comedia di Dante,                   euro 30,00
Libro quarto, a cura di Luigia Businarolo, Sara Petri e Claudio Moreschini,
Cesena 2021 (“Saggi e Repertori”, 52)

JACOPO MAZZONI, Della difesa della Comedia di Dante,                   euro 30,00
Libri quinto-sesto-settimo, a cura di Luigia Businarolo e Claudio Moreschini,
Cesena 2020 (“Saggi e Repertori”, 51)

JACOPO MAZZONI, Della difesa della Comedia di Dante,                   euro 15,00
Indici, a cura di Andrea Campiglio,
Cesena 2021 (“Saggi e Repertori”, 53)

Rinnovo cariche sociali 2021-2023

           Venerdì 28 maggio 2021 sono state rinnovate le cariche della Società di Studi Romagnoli per il triennio 2021-2023:

Consiglio Direttivo
           Alessia Morigi (Presidente)
           Marino Mengozzi (Vicepresidente)
           Enrico Angiolini
           Dante Bolognesi
           Anna Falcioni
           Manuela Ricci
           Claudio Riva (Addetto alla Sede)

Segretario
           Paola Errani

Economo
           Bruno Castagnoli

Revisori dei Conti
           Giancarlo Cerasoli
           Davide Fagioli
           Pier Paolo Magalotti

Collegio dei Probiviri
           Domenico Berardi
           (✞) Giuseppe Rabotti
           Paolo Turroni

           Il Consiglio Direttivo ringrazia tutti i Soci della fiducia e del sostegno alla prosecuzione del lavoro avviato in questi anni e rinnova il suo impegno alla guida della Società.

Alessia Morigi
Presidente della Società di Studi Romagnoli

ULTIMI VOLUMI PUBBLICATI

STUDI ROMAGNOLI LXXII (2021)
«Studi Romagnoli», LXXII (2021)

Carteggio 1942-1973
ALDO SPALLICCI, CINO PEDRELLI, Carteggio 1942-1973, a cura di MARINO MENGOZZI e ANNA LIA PEDRELLI, Saggio introduttivo di FRANCO CONTORBIA (2022)
«Saggi e repertori», 56 (2022)

Il San Biagio e i monasteri femminili cesenati dalle origini al XV secolo
MAURIZIO ABATI, MARINO MENGOZZI, Il San Biagio e i monasteri femminili cesenati dalle origini al XV secolo (2022)
«Quaderni», 39

Venezia e il Gran Turco. La guerra del 1463-1479 e il suo contesto internazionale
PIERO ZATTONI, Venezia e il Gran Turco. La guerra del 1463-1479 e il suo contesto internazionale (2022)
«Saggi e repertori», 55

Dante e le signorie di Romagna
Dante e le signorie di Romagna, a cura di MARINO MENGOZZI (2021)
«Saggi e repertori», 54

«Studi Romagnoli», LXXI (2020)
«Studi Romagnoli», LXXI (2020)

«Saggi e repertori», 53
IACOPO MAZZONI, Della difesa della Comedia di Dante, Indici, a cura di ANDREA CAMPIGLIO (2021)
«Saggi e repertori», 53

Studi su Galeata e Santa Sofia
Studi su Galeata e Santa Sofia, a cura di ALESSIA MORIGI (2021)

Della difesa della Comedia di Dante, Libro quarto
IACOPO MAZZONI, Della difesa della Comedia di Dante,
Libro quarto, a cura di LUIGIA BUSINAROLO, SARA PETRI e CLAUDIO MORESCHINI (2021) «Saggi e repertori», 52

«Studi Romagnoli», LXX (2019)
«Studi Romagnoli», LXX (2019)

Della difesa della Comedia di Dante, Libri quinto-sesto-settimo
IACOPO MAZZONI, Della difesa della Comedia di Dante,
Libri quinto-sesto-settimo, a cura di LUIGIA BUSINAROLO e CLAUDIO MORESCHINI (2020)
«Saggi e repertori», 51

La presenza ebraica a Cesena tra Medioevo ed Età moderna. Storie, persone, luoghi MAURIZIO ABATI, ALBERTO GAGLIARDO, La presenza ebraica a Cesena tra Medioevo ed Età moderna. Storie, persone, luoghi (2020)
«Saggi e repertori», 50

Palazzo del Merenda. Un patrimonio forlivese MAURIZIO ABATI, PAOLA ERRANI, MARINO MENGOZZI, MICHELE ANDREA PISTOCCHI, Nell’età aurea di Cesena. Dal cantiere-biblioteca al cantiere-città (2020)
«Saggi e repertori», 49

Palazzo del Merenda. Un patrimonio forlivese Palazzo del Merenda. Un patrimonio forlivese
a cura di MARINO MENGOZZI e GABRIELLA POMA,
Atti del Convegno (Forlì, 1-2 dicembre 2017) (2020)
«Saggi e repertori», 48

La salute nella Romagna dell'Ottocento. Il caso della pellagra La salute nella Romagna dell’Ottocento. Il caso della pellagra
a cura di CHIARA ARRIGHETTI (2020)
«Quaderni», 38

Copertina Saggi e Repertori Don Walter WALTER AMADUCCI, Il priorato di San Pietro a Cesena (2019)
«Saggi e repertori», 47

«Studi Romagnoli», LXIX (2018)
«Studi Romagnoli», LXIX (2018)

Mazzoni IACOPO MAZZONI, Della difesa della Comedia di Dante,
Libro terzo, a cura di LUIGIA BUSINAROLO, SARA PETRI e CLAUDIO MORESCHINI (2019)
«Saggi e repertori», 46

Quaderno 37
L’archivio della Società di Studi Romagnoli (1949-2018…). Inventario, a cura di ENRICO ANGIOLINI (2019)
«Quaderni», 37

LA SOCIETÀ DI STUDI ROMAGNOLI

Al lavoro dal 1949

Il 14 settembre 1949 un gruppo di studiosi di varia fama ed età fondò a Cesena la Società di Studi Romagnoli, con sede nella Biblioteca Malatestiana. La Società, statuto alla mano, è «rigorosamente apolitica» e ha come scopo principale quello di «promuovere con spirito scientifico gli studi di argomento romagnolo», mediante convegni annuali e la pubblicazione di volumi di «Studi Romagnoli». L’anno di nascita è molto significativo e cruciale: le ferite belliche sono ancora fresche, le menti migliori comprendono che la ricostruzione passa anche dalla cultura. Fra i promotori troviamo, entro una solida ed estesa cornice accademica rappresentata dalle eccellenze del mondo universitario, eminenti personalità della ricerca: Augusto Campana, Delio Cantimori, Lucio Gambi, Giancarlo Susini, Cino Pedrelli, Biagio Dradi Maraldi, Corradino Fabbri, Antonio Veggiani, Giorgio Cencetti, Luigi Dal Pane, Piero Zama, Renato Zangheri, Pio Macrelli, Icilio Missiroli, Giuseppe Pecci, Augusto Torre, Alfredo Vantadori; mons. Vincenzo Gili; dom Leandro Novelli, don Giandomenico Gordini, don Giovanni Lucchesi, don Mario Mazzotti, don Giuseppe Rossini.  

I fondatori attingevano a una “fede romagnola” che sgorgava da una “fede culturale”, da passione generosa e gratuita, da una concezione di passato che coniuga erudizione, specializzazione, finezza d’indagine, piacere della ricerca, senso etico della conoscenza, imperativo morale della conservazione, vivo interesse al presente e disinteressato investimento sui giovani e sul futuro. Essi hanno allevato una schiera di nuove leve che negli archivi e nelle biblioteche si sono addestrati e alimentati, con enormi e originali benefici per gli studi, le scoperte e le nuove acquisizioni. Né va dimenticato che la Romagna come area vasta – oggi un’esigenza più che una moda terminologica – è un concetto che, molto significativamente, può dirsi nato in ambito storico-culturale; e anche l’Università romagnola ha in qualche modo goduto di motivazioni identitarie con radici storico-culturali a lungo coltivate e alimentate dalla Società di Studi Romagnoli.

Perché la Romagna e quale

I “padri fondatori” prendono le mosse da una nobile idea di Romagna, aperta negli approcci disciplinari e nei contenuti volutamente eterogenei, con un’intelligente scommessa sul futuro; la prospettiva della storia locale risulta sempre innestata nel contesto più ampio e mai scissa da quella regionale e nazionale. Il risultato, come tutti sanno e possono verificare, è che non c’è aspetto della realtà romagnola che non sia stato affrontato: dal tempo remoto ai nostri giorni, dalla naturalistica alla vita associata, dall’economia alla politica, dalla cultura all’arte.

Città, paesi e borghi della Romagna (l’art. 1 dello statuto ne definisce con puntiglio i confini geografico-naturalistici, precisando fiumi, valli e dorsali, senza escludere le variazioni storiche) devono alla Società la conoscenza dell’identità e la valorizzazione della singola storia e dei relativi beni culturali. Non esiste bibliografia che non citi «Studi Romagnoli»: le tesi di laurea “romagnole” ne sono un esempio significativo. Non avremmo le varie “storie” senza l’apporto di «Studi Romagnoli»: quella di Cesena, che fu apripista e non solo nel metodo; quelle di Forlì, Forlimpopoli, Ravenna, Lugo, Bagnacavallo, Bagno di Romagna, Sarsina, Mercato Saraceno, Cervia, Cesenatico, Savignano, Gambettola, ecc., fino a località minori come Balze, Montecastello, Ranchio, Linaro, San Romano… e l’elenco sarebbe sterminato. Anche periodici e riviste come «Studi montefeltrani» (1970), «Romagna arte e storia» (1980), «Forlimpopoli. Documenti e studi» (1990), «Ravenna studi e ricerche» (1994), fino al più giovane «Vite dei Cesenati» (2007), sono a vario titolo debitori, nell’ispirazione, nel metodo di ricerca e nel carattere multidisciplinare, a «Studi Romagnoli», cui hanno variamente collaborato tutti i loro artefici. Né si può tacere che i musei archeologici devono alla Società, a «Studi Romagnoli» e in modo speciale al prof. Giancarlo Susini ideazione, progettazione, guida scientifica e collaborazione: si pensi alle realtà di Sarsina, Cesena, Forlì, Forlimpopoli, San Giovanni in Compito, San Giovanni in Galilea, Galeata (Mevaniola), Rimini, Verucchio.  

Gli annuali convegni sono sempre stati appuntamenti molto attesi dalle singole Amministrazioni comunali – che di volta in volta si fanno carico degli oneri organizzativi – per la focalizzazione di attenzione e studi su territori ignoti e ignorati (molte giornate di studio sono nel tempo divenute storiche e le conseguenti pubblicazioni obbligati riferimenti bibliografici), tanto da costituire ragione di vero evento non meno che di festa. Ogni dieci anni il convegno si svolge a Cesena: una forma di gratitudine alla città di fondazione della Società, che da sempre e non a caso ha sede nella Biblioteca Malatestiana.

Il catalogo

            Il catalogo delle pubblicazioni della Società vanta:

  • 72 volumi di «Studi Romagnoli» con gli Atti annuali
  • 56 «Saggi e Repertori»
  • 39 «Quaderni degli “Studi Romagnoli”»
  • 5 «Guide»
  • 17 estratti da «Studi Romagnoli»
  • altri volumi in coedizione con istituzioni diverse.

I Presidenti

Augusto Campana Sapienza Università di Roma (1949-1954)
Piero Zama Biblioteca di Faenza (1954-1958)
Giorgio Cencetti Sapienza Università di Roma (1959-1963)
Giancarlo Susini Università di Bologna (1963-1978)
Luigi Lotti Università di Firenze (1979-2016)
Gabriella Poma Università di Bologna (2016-2018)
Alessia Morigi Università di Parma (2018- )